Un momento che i genitori dedicano al proprio bambino per meglio comprenderlo attraverso il linguaggio del corpo e del gioco. E’ uno strumento utile in caso di:

Difficoltà nella gestione educativa

Difficoltà relazionali sia intra che extra familiari

Separazione tra coniugi con figli

La consulenza in psicomotricità relazionale si struttura generalmente in 3 momenti:

Gioco spontaneo in sala di psicomotricità (appositamente allestita con oggetti e strutture che favoriscano l’ingresso, il movimento ed il gioco del bambino), con la partecipazione attiva da parte mia;

Ingresso in sala di entrambi i genitori per un momento di condivisione del gioco;

Colloquio con i genitori.

Questa proposta oltre ad essere un piacevole momento da dedicare al proprio bambino e a sé stessi, nella leggerezza del gioco e del corpo in movimento, è un interessante strumento per i genitori che cercano un aiuto nella gestione delle relazioni sia in famiglia che negli altri ambiti. Il linguaggio simbolico del gioco e del corpo sono liberi dai condizionamenti cui è normalmente sottoposto il linguaggio verbale; sono quindi sinceri e diretti.

Platone disse che si può conoscere di una persona più con un’ora di gioco che in un anno di conversazione.

Il colloquio con i genitori li aiuta a cercare insieme delle strategie educative e di relazione alla luce di ciò che emerge dall’osservazione del gioco spontaneo e durante l’esposizione della problematica che si trovano ad affrontare in quel particolare momento.

Il mio ruolo è accompagnare i genitori in questa auto-osservazione e orientare il loro sguardo verso una strada percorribile in ambito educativo e relazionale per cercare di affrontare serenamente il momento di difficoltà.

Questa opportunità si rivela particolarmente utile anche in caso di separazione tra i genitori, in presenza di bambini piccoli.

Leggere e quindi ascoltare i messaggi che questi ci offrono tramite il gioco simbolico, ci aiuta a cercare le giuste strategie per affrontare queste difficili situazioni, senza conflitti.