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“Dall’acqua alla terra all’acqua” è un progetto che nasce dalla collaborazione con NICOLETTA SORGATO con la quale lo studio costante, il confronto e la verifica sul campo, sono sempre stati ingredienti fondamentali della comune passione per il nostro lavoro, sulla terra e nell’acqua, nell’ambito dello sviluppo neuro e psicomotorio del primo anno di vita.
Abbiamo potuto verificare in tantissimi anni di esperienza, che l’integrazione dei due elementi: acqua e terra, nello stimolare i neonati ed i bambini nel primo anno di vita, è una straordinaria occasione di crescita sia per il bambino che per i genitori. I bambini nascono con un enorme potenziale e con una vastissima gamma di competenze, che se adeguatamente stimolate possono avere un importante impatto sulla crescita futura. Il nostro lavoro è pronto per essere condiviso e divulgato attraverso un corso di formazione, per quanti vogliano acquisire informazioni e strumenti da applicare alla propria realtà lavorativa in questi ambiti.
A breve pubblicheremo la data di inizio e tutte le informazioni necessarie per iscriversi. https://www.facebook.com/photo/?fbid=661059525715377&set=a.605776617910335
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Durante il corso di Accompagnamento allo sviluppo psicomotorio dei primi mesi, spesso accade che i bambini vengano inseriti al nido per necessità lavorative della mamma. Questo significa che il bambino ha raggiunto un’età che va mediamente dai 6 ai 9 mesi e non sempre il livello di motricità autonoma gli permette di spostarsi nello spazio gattonando. Un bambino di 6 mesi rotola, successivamente si sposta strisciando, poi gattonando ed è a questo punto che normalmente è in grado di raggiungere autonomamente la posizione seduta per manipolare gli oggetti con entrambe le mani. Durante il percorso di accompagnamento a tutte le varie scoperte e acquisizioni dei primi mesi, spiego tante volte alle mamme perchè non mettere il bambino in posizioni che da solo non può raggiungere, ma spesso accade che andando all’asilo, i bambini vengano messi seduti a giocare (con dei cuscini a sorreggerli) interrompendo così il loro naturale percorso psicomotorio fin lì stimolato adeguatamente dalle mamme, con ricadute importanti di tipo posturale, relazionale, cognitivo, emotivo e affettivo che al momento sono difficili da individuare ma che nel tempo fanno sentire i loro effetti a tutti i livelli. Il contributo che gli educatori dell’asilo nido possono offrire ai bambini piccolissimi per il loro futuro di crescita, è direi fondamentale e la conoscenza approfondita del naturale percorso di sviluppo neuro e psicomotorio del primo anno di vita e della sua gestione quotidiana per favorirlo è doveroso. Se ci sono bambini che durante il gioco a terra vengono messi seduti prima che sappiano raggiungere questa posizione da soli, se ci sono bambini che non sanno camminare e vengono messi nei girelli, se ci sono bambini che non sanno camminare autonomamente e vanno in giro per l’asilo con i carrellini… corriamo subito ai ripari: informiamoci, formiamoci sia come genitori che come educatori, in un’ottica ed una direzione positiva e costruttiva, per il bene e la salute dei nostri bambini. Ciò che Maria Montessori ci ha insegnato con le sue semplici ma efficaci parole riferite al bambino “Aiutami a fare da me” ci accompagni sin dai primi mesi di vita, senza dimenticare che i bambini raggiungono ogni fase dello sviluppo neuropsicomotorio autonomamente, se li aiutiamo a fare da soli, consapevoli di cosa ogni età del primo anno comporta, a tutti i livelli. Il bambino non ha bisogno di maestri perchè il maestro è lui. Il nostro compito è favorire il suo naturale sviluppo, senza anticipare i tempi.
Ho elaborato una presentazione specifica rivolta ai genitori ed educatori dei bambini che frequentano l’asilo nido, per offrire suggerimenti e strumenti di gestione del movimento spontaneo in questo prezioso periodo dello sviluppo.

Formazione genitori e insegnanti

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Nel primo anno di vita i bambini imparano di sè e del mondo attraverso il proprio corpo. Gli adulti di riferimento non hanno il compito di insegnare ma di favorire lo sviluppo neuro e psicomotorio del bambino, imparando da essi ciò che spesso si sono dimenticati: il miglior modo di costruire il movimento, raggiungere e sperimentare l’equilibrio in ogni situazione. I bambini, posizionati in modo adeguato secondo l’età e stimolati da un ambiente che favorisca il movimento spontaneo, sanno perfettamente cosa fare. La natura ha stabilito ogni cosa affinché l’uomo da essere acquatico, in grembo, raggiunga autonomamente il cammino in circa un anno. Ogni conquista, ogni movimento che osserviamo durante questo periodo è base e fondamento per le successive, in un ordine preciso. Rispettiamo quindi questo percorso naturalmente stabilito senza anticipare i tempi e posizionando i bambini solo ed unicamente in posture che possono raggiungere autonomamente. Così facendo permetteremo loro di costruire una base solida e sicura per il loro futuro di competenza, in tutti gli ambiti oltre che una percezione di sé positiva in quanto “capaci di”.
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Ho avviato con la collaborazione dell’Associazione Amani e della Dottoressa Marta Bretini, psicologa dell’Età Evolutiva, un’indagine che porti ad evidenziare il nesso tra competenze del primo anno di vita e: sviluppo del linguaggio, lettura, scrittura, logica e matematica. 
Abbiamo raccolto numerose adesioni da parte dei genitori che conosciamo, per monitorare i bambini da un punto di vista neuropsicomotorio nel primo anno di vita, del linguaggio a tre anni, dei prerequisiti a lettura scrittura e logica-matematica a cinque anni.
Il lavoro che svolgiamo da tanti anni con i bambini in tenerissima età, stimolandone al meglio lo sviluppo neuropsicomotorio sia a terra che in acqua (con l’Associazione Amani di cui faccio parte, con Nicoletta Sorgato) ci convince sempre di più della sua validità per il futuro dei bambini, anche negli apprendimenti a scuola.
Dire che è importante che i bambini acquisiscano in modo autonomo le competenze del primo anno di vita come strisciare, gattonare, mettersi da distesi a seduti, imparare a camminare ecc. e che queste competenze sono la base della loro vita futura sia relazionale che personale, comprese le competenze scolastiche, è un’azione che facciamo quotidianamente. Sentiamo però di doverla sostenere con una concreta raccolta di dati che possa produrre uno studio orientativo di riferimento per tutti i genitori futuri.
Vorrei ringraziare sin d’ora tutte le famiglie che si sono prestate a questo lungo lavoro con serietà disponibilità e generosità.
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Libro stampato! Pronte numerose copie per chi lo desidera…
In questo testo troverete il racconto di una bambina, dal concepimento all’acquisizione del cammino, attraverso anche gli scatti fotografici di Irene Cesaro. Il suo percorso ha offerto la possibilità di fornire mese dopo mese, consigli utili nella gestione di posture e movimento per affrontare il primo anno di vita dei bambini nel modo più naturale possibile. Ecco perché “Dall’acqua alla terra, naturalmente”.
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